giovedì, febbraio 15, 2007

C'era una volta...

C'era una volta...
...un bambino blu innamorato del blu
che aveva tutti i vestiti blu,
tutti i giocattoli blu
e anche gli occhi blu.
Un giorno incontrò un bambino rosso
innamorato del rosso
che aveva tutti i vestiti rossi,
tutti i giocattoli rossi
e anche i capelli rossi.
"E' più bello il blu", diceva il primo bambino,

"E' più bello il rosso", rispondeva l'altro.
Così passarono intere settimane
a discutere, quasi a litigare.
E' più bello il blu, è più bello il rosso,
finché un bel giorno arrivò una bambina
con gli occhi blu e i capelli rossi,
la gonna blu e la maglietta rossa.
"Qual è il colore più bello?"
le chiese il bambino dai capelli rossi
facendole una carezza sui capelli rossi.
"Qual è il colore più bello?"
le chiese il bambino dagli occhi blu
guardandola negli occhi blu.

La bambina disse:
"Venite con me".
Li prese per mano, li portò
in un bellissimo prato e disse:
"Il colore più bello è il verde!".


2 commenti:

xfde ha detto...

CHE storia romanticosa!!!

Anonimo ha detto...

E' una bella storiella! Mi ha fatto venire in mente una bellissima poesia di Pablo Neruda...spero la publicherete (cmq io sono Neo!!):

Ode alla vita

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca,
chi non rischia e non cambia il colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in sé stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di inziarlo,
chi non fa domande su argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

Pablo Neruda